Roccaporena, storia ed informazioni
Qualsiasi pellegrino, devoto o turista che arriva a Cascia non può fare a meno di visitare anche Roccaporena.
Roccaporena, nonostante ancora oggi sia una piccola frazione della stessa Cascia, ha origini molto antiche, perché la sua fama ebbe inizio a partire dal 1381, quando vi nacque Margherita Lotti, da tutti conosciuta come Santa Rita.
Roccaporena é situata a più di 700 metri rispetto al livello del mare, con poco più di 70 abitanti (i dati risalgono al censimento del 2001) e dista circa 6 km da Cascia. Anche a Roccaporena sono stati portati alla luce reperti archeologici della vita medioevale di questa piccola borgata. Il borgo originario, alla fine della strada principale, appare, come per incanto, davanti agli occhi.
E’ da secoli così, come lo si vede oggi, come lo ha lasciato madre natura e senza che gli uomini abbiano pensato ad una sua trasformazione. Roccaporena è un luogo in cui la fede in Santa Rita, lo splendido panorama, il silenzio e l’aria salubre si fondono per rendere una permanenza incancellabile dal proprio cuore, anche se si tratta di una visita di breve durata o di una sola giornata.
A Roccaporena si trovano soltanto due Hotel con camere ospitali, accoglienti ed eleganti, così come oggi si vuole in qualsiasi struttura alberghiera, a rendere più confortevole la visita e la permanenza.
DA VISITARE
►A Roccaporena, attrae subito, all’inizio del centro abitato, lo “Scoglio di Santa Rita” , alto circa 120 metri e dal quale si gode l’intero panorama della valle; su questa sommità Rita ha lasciato le impronte dei suoi gomiti e delle sue ginocchia, perché era il luogo preferito e silenzioso in cui era piacevole rifugiarsi per le sue preghiere; anzi era solita affermare che quanto più in silenzio e quanto più in alto restava, più si sentiva vicina al suo dolce Gesù. Intorno allo “Scoglio” di Roccaporena fu eretta una piccola Cappella (1919), che fu rovinosamente distrutta dai forti eventi tellurici di 60 anni dopo (settembre 1979); ma la fede in Santa Rita, radicata così forte nell’animo e nei cuori dei suoi devoti, prevalse per una ricostruzione quasi immediata dell’intera Cappella che venne restituita ai fedeli, ai pellegrini ed ai turisti nel mese di giugno dell’anno 1983. Per arrivare su in cima, bisogna percorrere un sentiero lastricato, facilmente accessibile, che resta illuminato anche nelle ore notturne, lungo il quale si incontrano le 14 Stazioni della Via Crucis, e proprio perché è praticabile, questo sentiero offre la possibilità anche di sostare in preghiera.
► Sempre a piedi e spostandosi sulla strada principale, continua la visita di Roccaporena verso la “Casa maritale di Santa Rita”, al cui interno è conservato perfettamente un dipinto su tela del diciassettesimo secolo, opera del pittore napoletano Luca Giordano. Questa tela raffigura il momento in cui Rita riceve in dono la spina della corona di Gesù, stimmata portata sua fronte, fino alla fine dei suoi giorni terreni, con tanta gioia e tanta sofferenza.
►A Roccaporena si può visitare anche l’ ”Orto” denominato “del miracolo”, perchè, nel gelido inverno dell’anno 1457, anno anche della morte di Santa Rita, fiorì una bellissima rosa rossa, tutta profumata, e due fichi maturarono su un albero, completamente spoglio e privo di foglie proprio per l’intenso freddo (il miracolo c’è stato perché sia il fiore che il frutto sono prodotti del periodo estivo).
► Proseguendola nostra visita a Roccaporena, ci viene incontro il “Santuario”, eretto, nell’anno 1948, in onore di Santa Rita, al cui lato sorge la più antica chiesa di San Montano, patrono del piccolo paese già ai tempi di Rita; molto suggestiva la chiesa di San Montano presenta due navate con volte a crociera. Sulla parte destra del portale d’ingresso, è ammirevole un affresco che ritrae la “Madonna con Bambino” , di autore sconosciuto datata intorno al 1600. Sull’abside dell’altare maggiore vi è un altro affresco raffigurante la “Incoronazione della Vergine” , risalente sempre allo stesso periodo del 1600. Questa è la chiesa in cui Rita consacra il suo matrimonio con Paolo, e dove quest’ultimo fu sepolto subito dopo la sua uccisione, insieme ai suoi due figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria. In questa chiesa riposano anche i resti mortali dei genitori di Santa Rita.
► Anche il Lazzaretto invita alla meditazione ed alla preghiera: è uno spazio ricavato da un vecchio ospedale, destinato, all’epoca, a “Lazzaretto” . Si tratta del luogo in cui Rita, instancabile, si è prodigata ad assistere gli ammalati ed i viandanti sofferenti.