Norcia, San Benedetto

BASILICA DI SAN BENEDETTO

I monumenti più importanti li troviamo attorno alla Piazza San Benedetto, realizzata in onore del santo, al quale è dedicata anche la chiesa gotica, costruita, come vuole la tradizione, nello stesso luogo in cui si trovava la sua casa, i cui ruderi sono visibili nella cripta. Le strutture romaniche, infatti,  danno l’idea di un edificio pubblico, venuto alla luce nel primo decennio del 1900, ed affermato come la casa dove nacque San Benedetto.

Quando l’edificio venne in possesso dei monaci di Sant’Eutizio in Valcastoriana, furono effettuate opere di ampliamento erigendovi anche il monastero, che, alla fine del  1400, passò ai frati Celestini e, dopo l’oppressione napoleonica (1821), fu sede del palazzo vescovile.

Le strutture romaniche, poi gotiche ed infine barocche, dimostrano i continui restauri e rifacimenti a cui la chiesa è stata sottoposta. I segni evidenti che troviamo sulla facciata,  sul portale a lato e sulla base del campanile sono databili fine anno 1300;  invece la facciata a capanna, pur appartenendo allo stesso periodo, presenta un modello architettonico della zona molto diffuso,  che troviamo anche nelle altre chiese di Sant’Agostino e San Francesco. La parte sovrastante è di sicuro opera di un restauro o di un rifacimento, effettuato qualche secolo successivo, a seguito di manutenzione straordinaria od evento tellurico.

Ai due lati del portale principale, a sesto acuto, finemente scolpito e su cui poggia una lunetta con una effigie della “Madonna con Bambino tra angeli” troviamo due  nicchie in cui sono state disposte le statue dei due fratelli : San Benedetto e Santa Scolastica.

Di gran pregio anche il rosone contornato dalle rappresentazioni dei quattro Evangelisti.

L’interno a croce latina, cioè la forma del Crocefisso della tradizione cristiana e tipica dell’architettura italiana, con l’abside a forma di poligono, in cui si trova il crocefisso ligneo dei primi del ‘500 e la calotta che si trova all’incrocio del transetto, risentono degli effetti dei lavori di restauro del ‘ 700.

Ulteriori recenti restauri (1950 ca.) è stato riportato al suo splendore l’antico e magnifico arco del ‘ 300, l’unico sopravvissuto dell’intera navata gotica. Ai lati le pareti sono abbellite da tante tele ed affreschi : le tele della “Madonna con Bambino e Santi” di Vincenzo Manenti del XVII sec., posta sul transetto destro, al di sopra dell’altare; al secondo altare di sinistra la “Resurrezione di Lazzaro” di Michelangelo Carducci,  e all’altare del transetto sinistro “San Benedetto e Totilia” di Filippo Napoletano del XVI secolo.

La cripta,  che dà molto interesse all’intero monumento, è posta sotto la parte media della navata ed è quella che è, voluta dalla tradizione, la casa natia dei due gemelli San Benedetto e Santa Scolastica. I resti di tre ambienti, ritrovati sotto la chiesa ed il monastero, sembrano appartenere ad un grande edificio databile tra il I° e II° secolo d.C.,  con fondamenta a sacco e muri in “opus reticolata”. L’attuale ambiente della cripta è diviso in tre navate, più piccole della navata principale, avvolte da una volta a sesto abbassato, con i pilastri ed i capitelli scalpellati da mani inesperte. Caratteristico e spettacolare è anche il pavimento suddiviso da fasce composte da sette formelle a maglie geometriche, tutte appartenenti al XIV secolo.