Assisi , visita della città , percorsi consigliati

La visita della città.

Per meglio e ben visitare Assisi, si consiglia di seguire a piedi, per quanto possibile, i percorsi qui di seguito segnalati. La descrizione degli edifici e dei monumenti segue l’indicazione degli itinerari.

1°) Percorso (da seguire soprattutto da chi arriva dalla stazione ferroviaria):

Dopo due chilometri di pianura, provenienti dalla stazione, si comincia a salire, con una strada molto agevole nonostante i continui tornanti, lungo lo sperone che porta alla Basilica; attraversando Porta San Francesco (la principale – XIII secolo), si arriva nella piazzetta Ruggero Bonghi, dalla cui sinistra, percorrendo via Frate Elia, in un batter d’occhio, si arriva alla piazza inferiore di San Francesco. La piazza è circondata per tre lati da un basso porticato, la cui realizzazione, durata quasi un secolo (dalla fine del ‘400 alla fine del ‘500), si era resa necessaria per ospitare i pellegrini, i venditori ed i turisti che giungevano ad Assisi sempre più numerosi, soprattutto per la Festa del Perdono. Percorrendo la piazza inferiore, si incontra, sul lato sinistro, l’Oratorio di San Bernardino da Siena (1) e l’ingresso del Sacro Convento (2); di fronte, la Chiesa inferiore (3) della Basilica del Santo, con il suo magnifico portale e la Cripta di San Francesco (4); sul lato sinistro dell’ingresso, si erge il maestoso Campanile quadrato con i suoi 53 mt. di altezza, portato a termine nel 1239, successivamente rimaneggiato; sul lato destro un ampio scalone a 2 rampe conduce alla piazza superiore di San Francesco e alla Chiesa superiore (5).

Il secondo ed il terzo itinerario, vale la pena di farli a piedi anche se sono molto lunghi e faticosi, soprattutto se con voi vi sono dei bambini.

2°) Percorso –  si parte dalla piazza superiore incamminandosi per Via San Francesco, una volta denominata Via Superba, la strada più importante che collegava il centro abitato della città alla Basilica, costruita fuori le mura; è una strada priva di Chiese, per volere di papa Clemente IV, che aveva disposto, nel 1265, di non edificarne nello spazio di “300 canne” dalla basilica principale del Santo (ogni canna misurava circa 2,5 mt.)-.     Comunque non mancano edifici e/o monumenti  che non siano degni di ammirazione e/o paragonabili ai veri e propri capolavori di arte e cultura.

Ci si imbatte, quasi all’inizio della strada, in una casa, trasformata e consacrata, nel 1927, dai frati Cappuccini, nella chiesa dell’Immacolata Concezione; proseguendo, incontriamo il Palazzo Bernabei (XIII secolo), attualmente sede dell’Università di Perugia e Centro Studi per il Turismo Italiano; più avanti troviamo la Loggia dei Maestri Comacini, una casa medioevale, del tardo ‘200, così chiamata perché sono stati rinvenuti gli stemmi dei costruttori lombardi sull’architrave; ha subìto manutenzioni nei secoli successivi, che l’hanno diversificata, in alcuni tratti, dalla costruzione originaria.

Una piccola deviazione del percorso, per arrivare, attraverso Vicolo Sant’Andrea, di lato alla Loggia, che si inerpica tra vecchi caseggiati, alla chiesetta di Santa Margherita del XIII secolo.

Tornando su Via San Francesco (dal punto della deviazione), s’incontra Palazzo Giacobetti, attualmente sede della Biblioteca Comunale, custode della storia di Assisi dal 13° secolo in poi. Quasi di fronte, lo sguardo si posa sull’  Oratorio dei Pellegrini, realizzato agli inizi della seconda metà del ‘400 e destinato a cappella dell’ospedale della “Confraternita dei SS. Giacomo ed Antonio Abate”, al cui interno vi sono alcuni preziosi affreschi del quattrocento.

Più avanti sulla destra, il Porticato del Monte Frumentario, appartenuto al più antico ospedale di Assisi, costruito nel 1267, e circa 500 anni più tardi, il complesso fu sede dell’Istituto di Credito Agrario.  Segue accanto la Fonte Oliviera, una bella fontana della seconda metà del ‘500 (1570), così chiamata perché fatta realizzare dal Oliviero Lodovici.

A questo punto, si attraversa l’Arco del Seminario, così chiamato perché è sede del Seminario vescovile antico (nel medioevo era la Portella di Panzo, perché era di fianco all’antico monastero di Sant’Angelo di Panzo), si continua per Via del Seminario e per via Portica, fra case che conservano molto dell’aspetto medioevale. Incontriamo: il Caffè Metastasio al cui interno sono conservati resti di una costruzione romana e l’ingresso alla Cripta della Chiesa di San Niccolò, una testimonianza che la storia documenta essere del 1097, così come documenta l’abbattimento, nel 1926, della Chiesa per lasciare spazio al palazzo delle poste. Nella cripta è alloggiato il Museo Civico o Romano, custode di molti reperti etruschi e romani. Camminando per altri  100/150 metri si arriva in Piazza del Comune.

La piazza, a forma rettangolare, è ricavata dallo spazio che era riservato al Foro Romano e, fino al ‘200, a luogo di adunanza del popolo; poi, si stabilì la residenza comunale per gentil concessione fatta ai consoli da parte dei monaci dell’Abbazia di San Benedetto al Subasio.  Subisce modifiche sin dall’inizio fino ad assumere la forma attuale.

Il Tempio di Minerva (6), è una costruzione romana che si vuole risalga al 1° secolo A.C., con Augusto imperatore. E’ uno degli edifici  monumentali più antico e meglio conservato. E’ attorniato da altri splendidi edifici medioevali, come il Palazzo del Capitano del Popolo, alla sinistra del tempio, la cui realizzazione è iniziata alla fine del primo decennio del 1200 e terminata poco prima della fine dello stesso secolo; è stato ampliato e modificato nei primi anni del ‘900. Di fronte troviamo il Palazzo dei Priori, attuale residenza comunale, costruito in più fasi accorpando ben quattro edifici; storicamente documentato, era la sede della Magistratura dei Priori, ora sede del Comune.  I locali al pian terreno di questo edificio sono stati adibiti a Pinacoteca Civica, che, dal 1933, vi alloggiava un’interessante raccolta di dipinti ed affreschi staccati dalle chiese, tutti di chiara e marcata scuola umbra del XIV e XV secolo; all’inizio di questo nuovo millennio tutte le opere sono state sistemate nel Palazzo Vallemani.

Non dovrà mancare l’attenzione ed una visita, anche fugace, ripartendo dalla piazza per Via San Paolo (di fianco al palazzo della Posta) alla Chiesa di San Paolo, costruita nel 1071 ed ammodernata nei primi secoli successivi; proseguendo per le scalinate di Via Santo Stefano e prima di arrivare alla piccola chiesa del Santo (1166 a fine secolo 1200), si incontra il piccolo campanile a vela, con tre campane di cui una posta nella parte superiore e due nella parte inferiore – leggenda vuole che la campana superiore abbia da sola suonato l’agonia di San Francesco.  Si prosegue ancora per via Metastasio per arrivare alla Chiesa di San Giacomo de murorupto, (del 1198), così chiamata  perché la costruzione appoggia sulla obsoleta cinta di mura romana, che oggi fa parte del Laboratorio di San Francesco per le Figlie del Popolo.

Sempre ripartendo dalla piazza del Comune, si oltrepassa la grande volta di Via Arco dei Priori, a  sinistra del Palazzo dei Priori, per arrivare alla Chiesa Nuova sorta, nel 1615, nel punto in cui si vuole che vi fosse la casa del papà di San Francesco e dove il Santo abbia vissuto la sua fanciullezza. Fu eretta a spese del re Filippo III di Spagna; alla sinistra della chiesa, percorrendo il vicoletto Sant’Antonio, si raggiunge l’ Oratorio di San Francesco Piccolino, un altro luogo della devozione al Santo perché la tradizione vuole che fosse stata la stalla in cui nacque San Francesco.

Ritornando in Piazza del Comune e percorrendo, a sinistra,  Via San Rufino, si giunge al Duomo ed alla Cattedrale dedicata a San Rufino (7), come la piazza, patrono di Assisi, deceduto, dopo atroce martirio nel fiume Chiascio, nel 328; originariamente era un sacello, cioè un recinto sacro, su cui il vescovo Ugone volle fortemente la costruzione dell’attuale chiesa (1029); i lavori del Duomo ebbero inizio un secolo più tardi (1140) .

Da Piazza del Duomo, imboccando a sinistra la via del Vecchio Comune, si giunge in Piazza Matteotti (volendo, da questa piazza, in direzione di Porta Cappuccini, si può raggiungere a piedi o Rocca Minore o l’Eremo delle Carceri a circa 4 km. – ma sono luoghi inseriti in altri itinerari).

Da Piazza del Duomo si può facilmente fare una rapida visita ai ruderi dell’Anfiteatro Romano ed ai resti del Teatro Romano; dopo di che, a sinistra della piazza per via Dono Doni, continuando per il vicolo delle Scalette, via Pozzo della Mensa e vicolo Oscuro si arriva al Corso Mazzini, da cui attraversando l’Arco dei Pucci, eretta nel ‘200 all’interno della città, si giunge a Piazza Santa Chiara dove sorge la Basilica (8) in onore della omonima Santa (i lavori compresi tra il 1257 ed il 1260), in aggiunta alla piccola Chiesa di San Giorgio del 1125, dove San Francesco ebbe la sua prima istruzione religiosa, dove riposarono provvisoriamente le sue spoglie e dove attualmente riposano quelle di Santa Chiara.

Lasciando Piazza Santa Chiara e scendendo per via Santa Agnese, dopo il sottopasso si incontra, a sinistra, l’Oratorio di San Crispino e poi si giunge nella Piazza del Vescovado, con la bella Fontana del Vescovado o del Leone (simbolo della città) del 1559; qui la leggenda vuole che San Francesco : abbia fatto rinuncia a tutti i suoi beni terreni e  riconsegnato i suoi lussuosi abiti al padre; abbia soggiornato negli ultimi anni della sua vita, gravemente ammalato, prima di farsi portare alla Porziuncola.

In questa piazza sorge anche la Chiesa di Santa Maria Maggiore (9), la prima cattedrale di Assisi, molto antica; infatti, la storia trova tracce della costruzione sin dal IV secolo ed era già nota nel 963. Qui fu battezzato San Francesco nel 1182; la fonte battesimale fu, poi, trasportata nella chiesa di San Rufino. Nell’ XI Secolo, cedette la primaria posizione alla Cattedrale costruita in onore di San Rufino .

Da Piazza del Vescovado, lungo via De Martino, si incontra il Monastero di San Quirico, a cui è vietato l’accesso perché attualmente ospita monache di clausura; scendendo, ancora per via Sant’Apollinare, si raggiunge l’Istituto di San Giuseppe, edificio che unisce due monasteri dei frati benedettini, con le rispettive chiese di San Paolo e di Sant’Apollinare - mirabili sono gli affreschi di pittori umbri del quattrocento.

Ripartendo da Piazza del Vescovado, si attraverso via Bernardo da Quintavalle, la strada più pittoresca e medioevale di Assisi, si giunge alla duecentesca Chiesa di San Gregorio, nell’omonima strada, nelle cui vicinanze si trova anche la casa di  Bernardo da Quintavalle, il primo compagno e seguace di San Francesco. Si raggiunge poi Piazza Garibaldi per arrivare, dopo aver percorso via Cristofani, all’Oratorio di San Leonardo, detto anche di San Francescuccio, sede della Confraternita delle Stigmate, già nota nel 1330.

Passando da via Fontebella, non si può fare a meno di lanciare lo sguardo sul lato posteriore del Monte Frumentario (il porticato si è già visto dal lato opposto), a Fonte Marcella , costruita nel 1556 per volere di Marcello Tuto, Governatore di Assisi. Da qui è facile scendere per il vicoletto con la scalinata ed arrivare alla Piazzetta San Pietro, dove sorge la Chiesa dedicata al Santo dell’ XI Secolo (dalla storia viene datata nel 1029), ripresa e rimaneggiata sin dai primi secoli successivi, e consacrata da Papa Innocenzo IV nel 1253. Non molto distante si intravede Porta San Pietro, una delle porte più belle ed imponenti, costruita sulle mura trecentesche per l’accesso alla città, voluta dal cardinale Egidio Albornoz.

3°) Percorso per giungere alla Rocca Maggiore ed alla Rocca Minore (10) -

In macchina, partendo dalla piazza superiore di San Francesco, imboccando la strada esterna alle mura,  si percorre Via Cardinale Merry Del Val per una rapida sosta e visita alla Porta San Giacomo, una delle prime quattro porte di accesso alla città; si prosegue per viale Cardinale Egidio Albornoz per rientrare all’interno della mura per da Porta di Perlici, costruita ed aperta nel 1199 tra la vecchia cinta  muraria, da cui si diramava la strada per le Marche. Nelle immediate vicinanze c’è il parcheggio gratuito di  Ponte San Vetturino, in cui parcheggiare l’auto e proseguire a piedi (diversamente non si può) fino alla sommità della Rocca Maggiore (10), tipico esempio dell’architettura militare del medioevo, da cui l’incanto di un ottimo panorama di quasi tutta Assisi.

Indietro per Porta Perlici , si raggiunge facilmente ed in breve tempo la Rocca Minore, anch’essa strategica fortezza militare.

A piedi, è consigliabile, da qualsiasi punto si parta, arrivare alla Piazza del Comune –  percorrere Via San Rufino – oltrepassare Piazza San Rufino – imboccare Via di Porta Perlici rasentando ammirevoli case medievali, e dopo aver attraversato Porta Perlici si giunge subito dopo alla Rocca Maggiore(10).

La sola vista dell’intero panorama di Assisi paga della faticosa e dura camminata per arrivare fin qui.

Dalla Rocca Maggiore si ridiscende verso Assisi giungendo di nuovo alla Porta Perlici; si scende, quindi, lungo l’omonima via fino a raggiungere il Duomo, oppure deviare lungo la via del Comune Vecchio per arrivare alla piazza Matteotti.

Da questa piazza si può facilmente l’Anfiteatro Romano per una rapida visita ai resti di epoca imperiale, oggi in gran parte attorniati da numerose costruzioni.

Si prosegue, poi, per arrivare a Porta Cappuccini a ben 469 m di quota, si svolta a sinistra per un viale alberato (cipressi), che fiancheggia l’estremità di nord-est delle vecchie mura e raggiunge la Rocca Minore (10) ed un’area di sosta attrezzata con tavolini e panche.

Le due Rocche sono collocate nei punti più alti della città  e da una lunga muraglia sotto la quale, si dice che esista un percorso segreto.

4°) Percorsoesterno alla città ed in auto : (11) Santuario di San Damiano; (12) Eremo delle Carceri; (13) Abbazia di San Benedetto, che rappresentano le tappe principali per chi desidera conoscere pienamente lo spirito religioso di San Francesco; ►(14) Basilica di Santa Maria degli Angeli – Porziuncola.

Le scelte sono due : o si parte da Porta Nuova (a sud) o da Porta Cappuccini (più a nord) –

- da Porta Nuova si raggiunge facilmente il Santuario di San Damiano a ca.1 km fuori le mura di Assisi, dimora, per oltre 40 anni, di Santa Chiara e della sua famiglia. Il percorso è molto agevole anche a piedi, se pensate di fare solo questa tappa.

–       Ripartendo da Porta Nuova, dopo 2.5 km,  si raggiunge l’ Abbazia di San Benedetto, un semplice convento sorto attorno a un oratorio, nel quale la tradizione ci tramanda che, nell’estate dell’anno 1205, il Crocifisso, che poi è stato trasportato nella Chiesa di Santa Chiara, parlò a San Francesco;  nella stessa Abbazia si stabilirono Santa Chiara e le sue compagne nel 1212         Qui si visita solo una parte del convento: il giardinetto di Santa Chiara, nel quale San Francesco compose il «Cantico delle creature»; l’oratorio di Santa Chiara ed il dormitorio dove la santa morì.

–   Sulla stessa strada, a circa 3 km. più avanti (5,5 km da Assisi) si può visitare il “santuario di Rivotorto”, che custodisce “Il sacro Tugurio” di San Francesco, luogo in cui ebbe origine la prima comunità monastica francescana. Era stato inglobato in una prima chiesa del XVII secolo, distrutta dalla furia del terremoto del 1832; solo il Tugurio miracolosamente rimase illeso.  All’interno dodici tele del 1600, di Cesare Sermei, riproducono alcuni episodi della vita di San Francesco durante il periodo vissuto nel Tugurio a Rivotorto.

–   da Porta Cappuccini si raggiunge (a piedi ci si arriva in poco più di un’ora – in macchina in un ¼ d’ora)  l’ Eremo delle Carceri , che si trova ad una distanza di 4 Km., in salita verso il Monte Subasio, tra una folta selva di lecci e di querce; luogo di preghiere e meditazioni di San Francesco ed i suoi seguaci .

Santa Maria degli Angeli – Porziuncola è situata circa 4 km a sud rispetto ad Assisi, percorrendo la storica “strada mattonata”, un percorso di circa tre chilometri, che collega i due luoghi più significativi della vita religiosa di San Francesco .