Assisi , Manifestazioni e curiosità
MANIFESTAZIONI
Il Perdono di Assisi - Quello che ha reso ancor più importante, in tutto il mondo, la Porziuncola è senz’altro la possibilità di ottenere il beneficio dell’Indulgenza, meglio conosciuta con il nome di “Perdono di Assisi”; da oltre 700 anni si portano ad Assisi milioni di pellegrini e fedeli che, oltrepassando la “porta di vita eterna”, hanno cercato e trovato quella pace interna dell’anima, grazie all’Indulgenza della Porziuncola, preceduta o accompagnata dal pentimento dei propri peccati, dalla promessa di allontanarsi dal male ed essere più presente nella vita ecclesiale, con l’offerta di preghiere e penitenze come veri testimoni della fede di Cristo.
►►► Perché l’Indulgenza: Una notte dell’anno 1216, San Francesco pregava e meditava nella piccola Chiesa della Porziuncola; all’improvviso gli apparve Gesù, in una forte ed intensa luce, assieme alla Vergine Maria ed ad una folta schiera di Angeli. Gesù chiese a San Francesco cosa potesse fare per salvare l’umanità; la risposta del Santo fu di concedere il perdono e rimettere le colpe a tutti quelli che, pentiti, confessati e comunicati, avessero visitato la piccola chiesa della Porziuncola. Gesù accolse la preghiera dell’umile fraticello, a condizione che l’Indulgenza fosse stata concessa dal Papa.
In quei giorni, il Papa Onorio III era in visita pastorale a Perugia e San Francesco, con immediatezza, si recò da lui e gli raccontò la visone che aveva avuto; il Papa, ben consapevole di chi avesse di fronte, dette la sua approvazione; pochi giorni dopo, tutti i Vescovi dell’Umbria diedero inizio al cammino spirituale della penitenza e ad elargire la richiesta indulgenza a tutti i fedeli, che, nel rispetto della condizione prevista, erano presenti nella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.
Il fedele, infatti, può chiedere l’indulgenza plenaria presso la Porziuncola e riceverla una sola volta, a decorrere dalle ore 12,00 del 1° di agosto e fino alla mezzanotte (ore 24,00) del 2 di agosto di ogni anno. Con il benestare del Vescovo, l’indulgenza può essere ottenuta nella settimana precedente o in quella successiva a tale data, a partire dalle ore 12,00 del sabato e fino alla mezzanotte della domenica; viene concessa anche in tutte le chiese francescane della zona assisana, ovvero in altre chiese, purché siano distanti almeno tre chilometri da quelle francescane.
Per ottenere il Perdono entro le date previste, bisogna andare in chiesa ed avere la 1) l’animo predisposto ad escludere fermamente ogni possibilità di cadere nel peccato; 2) recitare il “Padre Nostro” perché si è degni figli di Dio – dignità ricevuta con il Battesimo; 3) recitare il “Credo” per rinnovare la propria professione di fede e, dopo la confessione, bisogna partecipare alla Santa Messa e ricevere la Comunione Eucaristica.
Bisogna, inoltre, pregare secondo le intenzioni del Papa recitando il “Padre Nostro”, “l’Ave Maria”, il “Gloria” con altre a propria scelta, per rafforzare e dimostrare la propria fede in Dio e nella Chiesa.
La festa del Calendimaggio - L’origine di questa festa ad Assisi risale all’anno 1927; essa è collegata alla tradizione dell’antica Roma quando si effettuavano, con riti pagani, i festeggiamenti per la dea Flora, che rappresentava l’abbondanza ed il vizio, madre dei fiori e della vegetazione, e per la dea Maia, che personificava la fertilità della terra, nonché alla tradizione delle Kalende di maggio (primi giorni del mese), periodo in cui tutto il popolo organizzava, ogni anno, gioiosi e coloratissimi festeggiamenti banchettando, cantando e danzando in compagnia per le strade del paese, per salutare il ritorno della Primavera ed alla rigenerazione della natura auspicandone l’abbondanza.
La si vuole collegare anche all’annosa rivalità delle storiche due famiglie della parte de sotto, legata ai Fiumi (detta Magnifica) e della parte de sopra, legata alla famiglia Nepis (detta Nobilissima), che, sin dall’inizio del 1300, combattono lunghe e sanguinose lotte interne per il dominio sulla città.
I festeggiamenti si svolgono ogni anno nei giorni di giovedì, venerdì e sabato successivi al 1° Maggio; Assisi si divide in due simboleggiando le fazioni rivali, distintamente benedette: la parte de sotto nella Basilica di San Francesco e la parte de sopra nella Basilica di San Rufino. Si sfidano nella Piazza del Comune a singolar tenzone, con suoni, balli, canti, rappresentazioni, recite e sfoggio di vestiti dell’epoca.
Alla fine del terzo giorno di festeggiamento, una giuria composta da tre persone, un esperto in musica, un esperto dello spettacolo ed uno storico, decreta il vincitore e consegna ”il palio”- un drappo dipinto – fino a quel momento custodito dal Maestro de Campo.
Il Calendimaggio, nel corso degli anni, ha subito cambiamenti e fasi aggiuntive, fino ad arrivare ai giorni nostri in una forma affascinante ed interessante e con un folklore sfavillante.
CURIOSITA’-
Il punto di Assisi o punto francescano è un ricamo su stoffa, fatto con ago e filo, ed è formato dal punto croce dell’antica tradizione del ricamo umbro. Viene realizzato per lo più nei monasteri su tele naturali o di lino, o altro idoneo tipo di tessuto, grazie al quale vengono creati o riprodotti coloratissime decorazioni, ornamenti ed abbellimenti tipici della regione Umbria. I colori usati e preferito sono il marrone, per onorare il saio di San Francesco, oppure il celeste, per onorare il saio di Santa Chiara.
Raggiunge il suo massimo valore ed apprezzamento nel corso del sedicesimo secolo, tanto che la lavorazione viene chiesta anche per tessuti costosi e stoffe molto pregiati.
Questa forma di artigianato è un po’ in declino, ma e sempre tenuta in gran conto, grazie alla forte richiesta dei turisti che numerosi affollano Assisi.