PADRE PIO – PIETRELCINA – BREVI CENNI DI STORIA.

 

Il Comune di Pietrelcina ha una popolazione di poco più di tremila abitanti; è in Campania in provincia di Benevento, da cui dista circa 12 Km. -.

Pietrelcina è collocato sulla destra del fiume Tammaro e si affaccia su di una amena collina – a poco più di 340 m di altitudine – ma con una escursione altimetrica che varia dai 152 metri ai circa 570 metri s.l.m. -.

Il suo nome si vuole che abbia origine da Petra Pucina (cioè pietra piccola – calcarea -) in opposizione a Petra Majuri (cioè pietra maggiore), un villaggio, ormai scomparso, che si trovava sulla riva sinistra del fiume Tammaro.

Altri lo vogliono derivato dal nome di Policenus, signore normanno abitante di quelle terre e possessore del feudo – poco si sa di lui.

Tra le due, la prima è più accreditabile.

Più avanti nel tempo è anche chiamato “Petrapolcina” oppure “Preta Pucina”.

La Morgia, così come la chiama anche Padre Pio, quella grossa pietra calcarea che emerge in alcuni tratti caratteristici del rione “Castiello” a Pietrelcina.

Se ne trova traccia per la prima volta col nome di Petrapulsino in un documento scritto di Falcone Beneventano del 12° secolo, relativo alle vicende che intercorrevano tra la citta pontificia e le popolazioni circostanti.

Come ogni comune che la storia vuole che si rispetti, anche Pietrelcina ebbe le sue Glorie ed i suoi travagli a seconda della volontà degli allori conquistatori e regnanti:

–       nel 1138 Pietrelcina fu distrutta da Ruggero II il Normanno, perché alleata, contro di lui, con Falcone Beneventano, i baroni del circondario ed i beneventani;

–       fu, per l’effetto, sotto il dominio dei conti di Ariano; poi, il dominio del feudo passò a quelli di Buonalbergo, poi ancora a  Bartolomeo Camerario, ed, infine, nell’ordine, alla famiglia di Vincenzo Caracciolo di Casalbore, a quella di Landolfo D’Aquino ed a quella dei Carafa; quest’ultima ne ebbe il possesso fino al 1806, anno dell’avvento dei francesi in cui si pose fine  al feudalesimo.

–       subì gravi danni per il terremoto del 1456 ed ancora maggiori furono quelli del 5 giugno 1688.

–       Non meno devastante fu il colera dell’anno 1854, che causò molte vittime tra la popolazione.

Col passar dei secoli, il paesino cominciò ad ampliarsi per il trasferimento  della popolazione  verso il fondo valle, costruendo abitazioni più civili o più idonee alle loro esigenze, lungo i bordi delle strade collegate al vecchio borgo medioevale ed alla zona fortificata. Tale sviluppo portò dei grossi vantaggi alla condizione economica e sociale del paese.

A decorrere dal 1861 è passato alla provincia di Benevento.

Grazie al nome ed alla figura di Padre Pio, ed ancor di più dopo la sua beatificazione, il piccolo paese agricolo di Pietrelcina è diventato un importante centro di turismo religioso.