PADRE PIO ED I SUOI PROFUMI MIRACOLOSI

L’osmogenesi è un dono soprannaturale dato da Dio ad alcuni Santi, come Padre Pio, concedendo loro la possibilità di far avvertire alle persone vicine o ad una certa distanza, anche notevole, specifici odori o profumi; quelli emanati da Padre Pio sono odori di serra, di acido fenico, di rose, di gigli, di gelsomini, di incenso e persino la fragranza di pane fresco appena cotto o quello aspro del tabacco. Gli odori o i profumi emanati si percepivano benissimo e, poi, o svanivano all’improvviso o diventavano più insistenti; sono emanati, in genere, o direttamente da lui o dai suoi indumenti o dagli oggetti da lui toccati o in quei posti in cui lui ha sostato o è passato.

In Padre Pio questo carisma è così usuale, che la gente definisce questi odori come i “Profumi di Padre Pio”, aggiungendo, non a caso, anche l’aggettivo “miracolosi”, per quanto appresso è riportato:

}… Una volta, un medico toglie dalla piaga del costato di Padre Pio una benda intrisa di sangue, la chiude in una custodia e la porta nel suo laboratorio a Roma, per analisi ed indagini.   Durante il viaggio, alcune persone che viaggiano con il medico affermano che nell’aria si sente il profumo che di solito emana Padre Pio, senza che nessuno sa della benda insanguinata che il dottore trasporta nella sua borsa. Il medico, constatata personalmente la veridicità di quel che in giro si diceva, tiene quella nel suo studio, la quale emana in quella stanza un profumo intenso per un lungo periodo di tempo; anche i pazienti avvertono il profumo e, durante le visite, il dottore è costretto a dare spiegazioni a tutti coloro che glielo chiedevano.

}… anche Fra Modestino racconta che, una mattina, servendo messa a Padre Pio in assoluto raccoglimento, arriva al “Sanctus” con una voglia irrefrenabile di sentire nuovamente quello straordinario e dolce profumo che ha già percepito tante volte nell’atto di baciargli la mano. Il suo  desiderio è ben preso esaudito;  Fra Modestino è avvolto da un profumo così intenso e forte che quasi gli toglie il respiro; deve reggersi alla balaustra dell’altare per non cadere a terra svenuto. Chiede, col pensiero, a Padre Pio di sostenerlo e di evitare di fargli fare una figuraccia in chiesa  davanti alla gente; nel momento il suo pensiero è rivolto a Padre Pio il profumo si dissolve. Quello sera stessa, mentre l’accompagna alla sua cella, Fra Modestino chiede a Padre Pio di spiegargli meglio il fenomeno capitatogli al mattino durante la messa, e Fra Pio gli risponde che lui non c’entra con queste cose perché è il Signore che manifesta la sua volontà a chi gli piace, come e quando vuole.

}… E’ il racconto di una giovane signora ventiquattrenne bolognese:  tre anni prima subisce un intervento chirurgico per una  frattura al braccio destro riportata in un grave incidente; subisce un secondo intervento a cui segue un lungo e penoso periodo di cure e riabilitazione. Il medico dichiara al padre della ragazza che il braccio non avrebbe più recuperato la sua normale funzione e sarebbe rimasto irrimediabilmente paralizzato causa l’asportazione di una parte della scapola, nello sfortunato tentativo di procedere ad un trapianto osseo. Afflitti e addolorati,  verso la fine del mese di luglio del 1930, padre e figlia decidono di andare a San Giovanni Rotondo per parlare con Padre Pio, il quale li riceve, li benedice e raccomanda loro di non disperarsi, di aver fede nel Signore ed il braccio si metterà a posto.

La ragazza ritorna a casa sua a Bologna, ma non ha riscontrato alcun miglioramento verso la guarigione; il primo pensiero che le sfiora la mente è che Padre Pio si sia sbagliato! passa il tempo fino ad arrivare al 17 settembre, giorno in cui San Francesco d’Assisi riceve le stimmate, e all’improvviso, un dolce odore di giunchiglie e di rose si spande per tutta la casa, in cui abita la ragazza e la sua famiglia, per oltre un quarto d’ora. L’odore è così forte che anche i coinquilini, con un grande stupore stampato in volto, si chiedono cosa possa aver originato quelle profumate esalazioni. E’, comunque, questo il segno che la giovane attendeva da Padre Pio, grazie al quale, da quel giorno, riprende anche la normale funzionalità del braccio destro; da una radiografia, che la giovane conserva scrupolosamente, effettuata dopo il miracolo della guarigione, dimostra che il braccio si è messo a posto, con rempianto di nuovo dell’osso e delle cartilagini.

}… C’è anche la testimonianza di questo signore che dice di essersi arreso alle insistenze della moglie per  andare a confessarsi da Padre Pio, perché dal giorno del suo matrimonio, cioè da ben venticinque anni, non era più entrato in una chiesa. Ma a San Giovanni Rotondo, appena Padre Pio lo vede in chiesa, senza guardarlo neppure in viso, duramente gli dice di andar fuori dalla chiesa; a nulla valgono le insistenze dell’uomo che ha sentito il desiderio di confessarsi proprio da Padre Pio.                                                                              Se ne va, attraversando rapidamente la piccola chiesa e si rifugia in albergo.                                                                                                                     La moglie, preoccupata per averlo visto uscire dalla chiesa così frettolosamente, lo raggiunge nella  camera dell’albergo, e lo trova in uno stato di irritabilità irrefrenabile a rifar la valigia, perché è intenzionato a tornarsene a casa. A poca distanza di tempo dell’arrivo della moglie nella camera, avverte un’effusione improvvisa di profumo così forte tanto da farlo scuotere e lasciarlo senza parole;  l’ira si calma in un lampo.                                                                                                                                                                                                         Gli ritorna, quindi,  il desiderio, anzi un desiderio molto forte,  di  tornare da Padre Pio e da lui lasciarsi. Ritorna in chiesa il mattino successivo, facendo uno scrupoloso esame di coscienza prima di andare da Padre Pio, il quale, questa volta, lo accoglie affettuosamente dandogli l’assoluzione.

}… E’ la volta di un signore di Toronto, in Canada, che testimonia la vicenda sua e della moglie: nel lontano 1947 è a Roma perché la moglie, gravemente ammalata, è ricoverata in una clinica per essere sottoposta ad un delicato quanto serio intervento chirurgico.

Prima dell’intervento alla moglie, decide di andare a San Giovanni Rotondo, perché ha in animo lasciarsi confessare da Padre Pio, al quale, dopo l‘assoluzione al termine della confessione, riferisce al Frate le condizioni di salute della moglie e dell’intervento che, da lì a qualche giorno, la stessa dovrà subire. Quando gli chiede di aiutarlo a pregare per il buon esito dell’operazione della moglie, avverte, nel contempo, un profumo dolce e tenace che lo lascia piuttosto sconcertato.                                                                                           Quando rientra a Roma, appena apre il portone di casa, avverte di nuovo quello stesso dolce e tenace profumo che ha sentito in Chiesa con Padre Pio; tutto ciò lo rincuora e lo riempie di un’immensa speranza, speranza che infonde anche alla moglie che, con molta fiducia, affronta l’intervento chirurgico; infatti, è effettuato con esito positivo, senza presentare troppe difficoltà.                          E’ solo allora che quell’uomo racconta alla moglie dello straordinario colloquio avuto con Padre Pio, del dolce ed intenso profumo avvertito con lui e senza di lui; tra lacrime miste a gioia ed a commozione, pregano per l’intercessione avuta dal Frate con le stigmate.

}… Il carisma di Padre Pio è molto conosciuto anche all’estero: è la volta di due giovani sposi polacchi,che abitano in Inghilterra; sono disperati perché non trovano una soluzione ad un loro grave problema. Non sanno cosa fare, fino a quando non sentono parlare di Padre Pio; gli scrivono, ma non hanno risposta; decidono, quindi, di partire alla volta dell’Italia, ovvero per San Giovanni Rotondo, per chiedere direttamente a Padre Pio un aiuto o un consiglio.                                                                                                                             Il viaggio è lungo fino in Puglia e, quindi, fanno una sosta a Berna – Svizzera – sono un poco sfiduciati ed un dubbio li assale: continuare il viaggio o tornare indietro? Per una questione di risparmio, affittano una soffitta in  albergo di infima categoria; è inverno e fuori nevica,  la soffitta è molto umida, fredda e fetida; li assale ancore il dubbio se continuare il viaggio o tornare sui loro passi.                                                                                                                                                                                                                                                              Così scoraggiati, sentono all’improvviso un dolce e forte profumo, ma tanto piacevole da far dimenticare il dubbio che li assale; la donna si mette alla ricerca  nei cassetti e nell’armadio di un eventuale flacone di profumo distrattamente lasciato da qualche precedente viaggiatore; la ricerca non dà alcun risultato positivo.                                                                                                                                       Di lì a poco, quel dolce e soave profumo si dissipa fino a sparire del tutto, lasciando la camera avvolta ancora nell’abituale fetore di muffa. L’indomani, i due sposini chiedono spiegazioni all’albergatore; ma questi non sa proprio cosa sia successo e resta meravigliato perché è la prima volta che i clienti del suo fetido e maleodorante albergo avvertono nelle camere  un dolce profumo di lavanda e di rose.                                                                                                                                                                                                                                                 Nonostante tutto, i due giovani decidono di continuare il viaggio per San Giovanni Rotondo, al cui arrivo, si avviano da subito da Padre Pio, il quale li accoglie a braccia aperte come se li aspettasse da sempre. Il giovane, che masticava abbastanza bene la lingua italiana, racconta a  Padre Pio di avergli scritto e di non aver avuto mai risposte. Il Frate gli risponde che non è vero e chiede  ai due se nell’albergo in Svizzera hanno sentito qualcosa (Padre Pio non è stato messo a conoscenza dai giovani coniugi di quella sosta effettuata durante il viaggio).                                                                                                                                                                                                                     Il colloquio continua e Padre Pio, in quattro e quattr’otto,  dà consigli e soluzione alle loro difficoltà che li hanno condotti da lui; ricolmi di gioia e di riconoscenza nei confronti del frate, capiscono che anche quello dell’emanazione del profumo è un modo di corrispondere, anche se strano, con coloro che invocano la sua intercessione per le proprie difficoltà.

}… Un giornalista, nell’immediato dopo guerra, ha la fortuna di conoscere Padre Pio, per la prima volta, per il tramite di un collega, che conoscendolo molto bene, ne parla con ardore e passione, tanto che, a volte, sembra rasentare anche l’eccesso. Reagisce con indifferenza ed incredulità a tutto quanto l’amico e collega gli racconta sui fenomeni straordinari di Padre Pio, come per i profumi, che vengono avvertiti, sia dall’amico che da molti altri, affermando di sentirlo persino in zone molto lontane dal convento di San Giovanni, dove vive il Frate.E’ incredulo, però, fino a quando, all’improvviso, non capita anche lui di sentire quegli strani ed intensi profumi di violette, addirittura in posti abbastanza inusuali ovvero in quei luoghi dove era impossibile poterli sentire. Nella sua mente, si fa largo il pensiero che possa essere Padre Pio, anche se non vuole accettare questa idea, giustificandosi di essere in preda alle suggestioni; ma il fenomeno straordinario continua anche quando è in vacanza con la moglie, quando con lei è alla stazione per spedire un espresso, là dove, in genere, si respira tutt’altra aria tranne che profumata, ed avverte quel  profumo di violette, diventato ormai inconfondibile al suo olfatto.                                                                                                                                                                                                    Nel momento in cui, a questo ennesimo  fenomeno profumato, ripensa a Padre Pio, la moglie gli chiede da dove possa provenire quel dolce ed intenso profumo di fiori; meravigliato ed un po’ turbato, riferisce, così, alla moglie di quante volte ha discusso con l’amico di Padre Pio e di quel fenomeno del profumo, che, ormai già da diverso tempo, lo accompagna.La moglie, per tutta risposta, lo consiglia di andare subito da Padre Pio; non c’è bisogno di ripeterlo ancora, perché il giorno successivo è già in viaggio alla volta di San Giovanni Rotondo. Quando è davanti a Padre Pio, questi gli dice: “Ah, ecco il nostro eroe; ce n’è voluto per farti arrivare”. Ancora meraviglia e turbamento assalgono il giornalista perché i due non si sono mai incontrati, ma Padre Pio lo riconosce appena lo vede; da quell’incontro e conseguente colloquio, la vita di quell’uomo è ogni giorno sempre più sconvolta, grazie a quei continui fenomeni straordinari del Frate di San Giovanni.

}… E’ del mese di giugno del 1991 questa la testimonianza di un signore che, colpito da infarto cardiaco, è sottoposto ad intervento chirurgico, durante il quale gli vengono applicati ben 4 by-pass.Purtroppo, anche se l’intervento viene definito ben riuscito, quando quest’uomo si risveglia dall’anestetico inalato, è paralizzato alla gamba e al braccio destro.L’amarezza è grande, ma non si sconforta, perché la sua forte fede lo sostiene nelle preghiere a Padre Pio, al quale chiede di aiutalo, recitando un triduo di preghiera, che gli ha insegnato la mamma proprio per questi casi disperati.E’ la mattina del  terzo giorno e viene completato il triduo di preghiere; all’improvviso, in quella stanza d’ospedale si diffonde intorno a quell’uomo un forte profumo di mughetto; così come è apparso, immediatamente il profumò svanisce. Subito dopo quel signore avverte un formicolio al piede destro, che poco alla volta sale fino al braccio; Padre Pio ha esaudito le sue preghiere.

}… Questa testimonianza è di una signora di Roma, che ha vissuto il fenomeno dei profumi di Padre Pio a Pietrelcina, paese natale del Frate.                                                                                                                                                                                                                                                                 La signora è affetta da una grave malattia agli occhi, che, giorno dopo giorno, la fa soffrire e farla diventar cieca; diversi sono i medici interpellati, i quali, tutti d’accordo, disperano di salvarla. Un giorno, è di passaggio per la città di Benevento e vuole visitare Pietrelcina ed i luoghi in cui è nato e vissuto Padre Pio.                                                                                                                                                               E’ in visita in una delle ultime stanze che hanno ospitato il Frate, quando è presa da una forte commozione mentre recita preghiere per i suoi familiari, avverte un intenso profumo di incenso.                                                                                                                                                      In treno, durante il viaggio di ritorno a Roma, torna con la mente a quanto le è accaduto a Pietrelcina ed ha un forte tonfo al cuore per non aver pregato Padre Pio per la guarigione dei occhi ammalati. Non si scoraggia e, con fede e preghiere, chiede al Frate di intercedere per la sua guarigione; Padre Pio la esaudisce,tant’è che non passano troppo giorni e la vista della signora migliora in crescendo fino a riacquistarla totalmente. Il medico specialista che la tiene in cura, meravigliato, non può fare altro che accertarne la guarigione avvenuta miracolosamente.

}… Un signore di Canicattì – Agrigento – racconta che, nel 1953, alla moglie, in dolce attesa, sin dall’inizio della gravidanza, le diagnosticano una grave forma di nefrite, che mette in serio pericolo la vita della madre e del nascituro; nessuna cura si rivela idonea ed efficiente.                                                                                                                                                                                                                                                           Il 3 maggio di quello stesso anno, in preda alla disperazione, il signore (il marito) scrive una lettera a Padre Pio chiedendo la sua intercessione per la guarigione della moglie nelle sue preghiere.                                                                                                                                         Padre Pio anticipa la risposta epistolare qualche giorno più tardi; sia il marito che la moglie, nello stesso istante e in stanze diverse, avvertono un quanto mai misterioso (per loro due) profumo di rose; pochi attimi dopo bussa alla porta di casa il postino che consegna loro la lettera di risposta dei frati del convento di San Giovanni Rotondo, che assicurano che Padre Pio pregherà per la guarigione della madre e del nascituro che porta in grembo.                                                                                                                                            Come già in programma, la mattina successiva, la signora è sottoposta ad un nuovo esame di laboratorio nel quale, con incredibile sorpresa, non vi è più alcuna traccia della nefrite.                                                                                                                                                                                  I due coniugi siciliani conoscono bene la causa della scomparsa improvvisa della malattia.

}… E questa è la testimonianza di un avvocato, molto conosciuto e molto devoto di Padre Pio: Durante la celebrazione di una messa di Padre Pio, nella chiesa vecchia, all’atto dell’innalzamento dell’Ostia da parte del reverendo frate, si distrae, pensando un po’ ai fatti suoi, e resta in piedi tra  tutti i fedeli genuflessi.All’improvviso avverte un forte profumo di viole, che lo fanno trasalire e tornare in sé; si guarda intorno, vede gli altri inginocchiati e li imita, senza pensare alla comparsa improvvisa dell’odore di fiori. Come di consuetudine, al termine della messa, va a salutare Padre Pio, che lo apostrofa con una frase dialettale: “Che, oggi eri nu poco stunato ‘ncapa? (che oggi avevi la testa un poco intontita?)” – L’avvocato gli risponde affermativamente e che, per fortuna, a riportarlo alla realtà, c’è stato il suo profumo – .                                                                                                                                                                                                            E padre Pio lo riprende ancora: “Ma quale profumo, per te ci vogliono e paccari…(gli schiaffi)”.

}… Quest’ultima testimonianza, che qui di seguito si riporta, è di un impiegato, di origine siciliana, il quale, appena gli viene fatto il dono della conversione, ha in animo di lasciarsi confessare da Padre Pio, che, durante tutta la durata della confessione, gli stringe la mano destra tra le sue.                                                                                                                                                                                                                           Sulla via del ritorno a casa, sin da Foggia nota che la sua mano destra emana un profumo floreale e la sinistra invece no; è lo stesso profumo che ha sentito quand’è a stretto contatto con Padre Pio.                                                                                                                                            E’ un profumo così forte che non scompare nemmeno quando lava le mani;  Padre Pio gli ha imposto una penitenza da fare per due mesi:  per tutto quel tempo, lo stesso profumo gli sale dal petto al naso in un modo così dolce che, ogni qualvolta lo avverte, si sente inebriato ed eccitato.Se qualche volta il profumo scompare, lui prova ad immaginarselo e cercar di sentirlo di nuovo, ma senza riuscirvi. Al termine della penitenza, il profumo svanisce.

}… Per finire, una bella battuta di Padre Federico : “Se qualche volta volete sapere dove stava Padre Pio, basta seguire la scia del suo profumo”.