NatuzzaEvolo – L’Associazione, i Cenacoli e la Chiesa “Villa della Gioia”.
Nella casa in cui Natuzza abitò subito dopo sposata, le apparve la Madonna: si era nel 1944. Per Natuzza quella casa era brutta ed indegna a ricevere la Vergine Santa, ma a Madonna la rassicurò dicendole che ben presto ci sarebbe stata una nuova grande casa, che avrebbe accolto tanti giovani, disabili, anziani e tante persone bisognose a cui alleviare le loro sofferenze e diminuire le loro quotidiane necessità; ci sarebbe stata anche una nuova chiesa da dedicarsi al “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime”.
Per tutto questo Natuzza – così come le aveva detto la Madonna – avrebbe dovuto aspettare il momento giusto, che e arrivò nel 1986 con un’ennesima apparizione della Vergine Maria.
A questo punto – era il 4 dicembre 1986 – Natuzza svelò il segreto e l’intento della Beata Vergine al suo parroco di Paravati, don Pasquale Barone, il quale informò il suo vescovo di Mileto, monsignor Domenico Tarcisio Cortese, che diede il suo consenso all’iniziativa richiesta da Natuzza per volere divino – “Non è stata una mia volontà – si giustificherà Natuzza – io sono soltanto la messaggera di un desiderio che mi ha manifestato la Madonna nel 1944, quando mi è apparsa nella mia casa, dopo che ero andata sposa a Pasquale Nicolace. Quando l’ho vista, le ho detto “Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta?” Lei mi ha risposto: “Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà “ Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime” ed una casa per alleviare le necessità di giovani, anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno” -.
Così, nel mese di maggio del 1987, venne istituita l’Associazione del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime – una casa di preghiera, un rifugio di tutte le anime, un luogo in cui riconciliarsi con Dio misericordioso e per celebrare il mistero dell’Eucarestia..
Il 23 maggio 1992 si inaugurò il primo Centro per Anziani e, sei anni dopo, il 5 luglio 1998, l’associazione si trasforma in fondazione di religione e di culto, e con effetti civili, grazie al decreto emesso dal ministero dell’Interno.
Erano, pertanto, nati anche i cenacoli di preghiera in tante città a modello di quello sorto a Paravati il 15 settembre 1944. Nel mese di maggio del 1998, tutti i cenacoli che si erano creati, sotto la forte spinta di Natuzza, arrivarono fino a Roma, in piazza San Pietro, dove il Santo Padre, Giovanni Paolo II, benedisse il primo mattone della costruenda chiesa di Paravati.
I lavori sono ancora in costruzione; Il 30 maggio 2006 Natuzza ha dato inizio ai lavori del primo lotto della grande e bella chiesa, con la prima colata di cemento.
La planimetria della chiesa, che potrà accogliere complessivamente circa 3.000 persone, avrà una struttura a forma di croce, nelle cui braccia (le parti laterali) troveranno posizione la cappella del Santissimo, la cappella delle confessioni, la cappella feriale ed il sagrato, cioè lo spazio davanti alla chiesa, sul quale sorgerà la grande piazza circoscritta da un colonnato.
Nel punto d’incrocio delle braccia della croce sarà posta l’aula assembleare quale punto fondamentale e cuore dell’intera struttura. L’idea originaria, ispirata nell’accogliere i bisognosi nel “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime” sarà rappresentata nel suo “cuore” , cioè nella chiesa, mentre nelle “braccia tese”, sarà rappresentata nel colonnato, che accoglierà ed unirà tutti i fedeli nel cammino spirituale verso il Mistero di Cristo.
Al colonnato, che avrà la forma di un cuore, sarà inserito il “Viale della salvezza” che dalla strada condurrà alla chiesa.
I lavori della parte sottostante la cappella delle confessioni, il sagrato e la piazza si comporranno di due parti principali adiacenti l’una all’altra, realizzando il “Centro di sale e strutture congressuali” per attività di studio e ricerca, ed il “Centro ristoro”, per l’accoglienza dei pellegrini.
Immagine rilevata dal sito: www.rifugiodelleanime.org/chiesa.htm