Natuzza Evolo – Altri episodi di vita straordinari.
In una delle sue prime apparizioni, avvenuta il 17 gennaio 1944, cioè qualche mese dopo il suo matrimonio, Natuzza ci racconta che, all’improvviso, una luce azzurra e molto forte invade la sua stanza e, subito dopo, le si mostrano la Madonna, Gesù e san Giovanni. Lei è molto spaventata perché, essendo convolata a nozze, ha paura di aver tradito la loro fiducia; viene però tranquillizzata e rincuorata che sarebbe stata un’ottima moglie ed un’ottima madre – subito dopo quelle sacre immagini sparirono udendosi all’interno di quella piccola casetta un profondo rimbombo, come se stesse tuonando in una zona in lontananza.
Altre volte, invece, prima della comparsa della luce e dell’apparizione dei santi, Natuzza percepisce uno strano ronzio, come quello che emette uno sciame di api.
Un altro episodio accadde quando uno studente in medicina ed un religioso dell’Ordine dei padri Gesuiti decisero di conoscere Natuzza con l’intento di smascherarla come bugiarda, falsa e mistificatrice; il sacerdote indossò, per l’occasione, degli abiti civili, per non farsi riconoscere, e, con il suo compagno di ventura, si recò da lei. Parlò il religioso di tante cose, ma, alla fine, le disse che era prossimo al matrimonio e le chiese dei consigli in merito. Natuzza si alzò dalla sedia e si inchinò davanti a lui baciandogli la mano. Il padre gesuita rimase sbalordito ed impressionato per quel comportamento e chiese spiegazioni a Natuzza, la quale candidamente gli rispose che quell’atteggiamento era dovuto al fatto che sapeva di avere di fronte un sacerdote; il padre gesuita negò nel tentativo di rimanere nell’anonimato per giungere al suo scopo, ma Natuzza confermò quanto aveva prima asserito, dando questa spiegazione: “Io so che voi siete un sacerdote di Cristo, perché, quando siete entrato, ho visto l’Angelo che vi accompagnava darvi la sua destra ponendosi alla vostra sinistra, così come si conviene ad una dignità sacerdotale, mentre il vostro compagno, come tutti gli altri laici, ha dato all’Angelo la sua destra “.
Nel ribadire che mamma Natuzza non sapeva né leggere e né scrivere, accadeva spesso che, quando il suo interlocutore fosse uno straniero, che le parlava in inglese o in francese o in tedesco o in un’altra lingua, lei gli rispondeva nella sua stessa lingua, affermando che era l’Angelo che la metteva in condizione di parlare una lingua straniera e le suggeriva anche che cosa rispondere alle sue domande.Molte altre persone sostengono di avere udito giungere dalla casa di Natuzza, quando era in stato di estasi profondo, un canto melodioso, soprannaturale, di una bellezza a dir poco meravigliosa, come se fosse un coro di angeli.
Fra le tante testimonianze vi è anche quella della stessa signora Alba, che addirittura, un giorno, frastornata dai tanti fatti straordinari di Natuzza, decise di osservare di nascosto, dietro la porta, i suoi comportamenti; Natuzza era nella sua camera e parlava da sola ad alta voce – La signora Alba poco dopo riferì testualmente quanto aveva udito: «Madonna mia, quando mi passa, quando mi passa questa malattia?… Mi avete detto di recitare alle tre, un’Ave, un Padre e un Gloria? Ma io non so che ora è! Ah, avete detto che sono le tre meno dieci?… Cosa volete ancora?… I nove primi venerdì?… Ma cosa sono, io non vi capisco… perché non dite che volete una novena!… Ah, devo fare la Comunione il primo venerdì del mese, per nove mesi. Va bene… Cosa mi dite, che c’è la signora mia dietro la porta ad ascoltarmi? No, la signora mia è nella sua stanza… come sarebbe contenta la signora mia se vi potesse vedere!». Quelle parole spaventarono la signora, ma la prima cose che fece fu di correre a vedere che ora fosse: erano proprio le tre meno dieci.