Isola del Gran Sasso d’Italia – visioni ed apparizioni di San Gabriele dell’Addolorata.
-) Nel 1893, Padre Bernardo di Gesù Silvestrelli, beato, amico e compagno di noviziato di San Gabriele, era stato candidato alla nomina della più alta carica alla guida dell’Ordine dei Padri Passionisti nella imminente adunanza dell’assemblea del capitolo generale.
Non ritenendosi il Beato Bernardo, in tutta la sua umiltà, idoneo a tale funzione direttiva, pensò bene di allontanarsi da Roma senza dare nell’occhio; è già sul treno, convinto di averla ormai fatta franca, quando gli apparve davanti San Gabriele che lo rimprovera e lo esorta a prendere tra le sue mani le sorti del governo del proprio ordine religioso, perché quella è la volontà di Dio.
A quel punto, per il Beato Bernardo fu doveroso tornare indietro sui suoi passi ed accettare la nomina come guida spirituale del suo istituto religioso. Vi resta per circa trent’anni, amministrando con non poca saggezza, tanto che sarà, poi, definito il secondo fondatore della congregazione dei Padri Passionisti.
In un momento di confidenza e di profonda amicizia, Bernardo confida a padre Norberto Cassinelli che “quel ragazzo (San Gabriele) gliela aveva fatta grossa, ma proprio grossa”.
-) Padre Norberto Cassinelli, all’anagrafe Domenico Cassinelli, nel 1854 è a Morrovalle, come vicemaestro dei novizi, e San Gabriele lo raggiunge due anni più tardi da Spoleto; Padre Norberto è di nove anni più grande del suo novizio, ma ben presto diventa per lui una figura paterna ed una guida spirituale molto forte. Come direttore si ritrova da subito ad essere assalito da dubbi e perseguitato da scrupoli; non sapeva come comportarsi nella guida del futuro santo.
Prega, quindi, il buon Dio supplicando che lo illumini e che persino gli mandi anche qualche segno tangibile che gli dimostri che il giovane studente novizio non lo stesse ingannando.
La risposta non tarda a venire così come l’aveva richiesta Padre Norberto: in pieno inverno del 1861 ed uno strato molto folto di neve aveva ricoperto il cortile del seminario.
Padre Norberto è attratto ad affacciarsi alla finestra e, come per un prodigio, non crede ai suoi occhi vedendo fiorire un candido giglio sbucato da sotto quel fitto manto nevoso.
Quella prodigiosa visione lo rasserena e fuga ogni suo dubbio.
Rivive ancora altri eventi prodigiosi: Un giorno San Gabriele passeggia, tutto in estasi, lungo i viali del giardino. Nonostante tutto, in Padre Norberto non mancano momenti in cui dà di fantasia pensando al futuro di questo giovane novizio, tanto innamorato di Gesù Crocifisso e di Maria Addolorata.
All’improvviso, vede aprirsi la volta del cielo ed apparirgli gruppi di persone che scendono dalle colline adiacenti ed esultano con canti e suoni. Non credendo ai suoi occhi, che pur vedevano nettamente quello che era prodigiosamente apparso, è rassicurato quando una voce misteriosa gli dice che tutta quella gente sono pellegrini che vengono ad onorare San Gabriele.
Oggi quei gruppi di persone sono diventati migliaia e migliaia di devoti, coinvolti in un instancabile peregrinare tra canti e preghiere anche durante le ore notturne, una folla interminabile di pellegrini, di visitatori, di turisti e di curiosi.